Montblanc 34x

Da FountainPen.
Jump to navigation Jump to search

Storia

Una 342 della prima versione

La serie 340 di Montblanc venne introdotta sul mercato all'inizio degli anni '50, le altre penne con la nuova numerazione (le serie 14x e 24x) vennero introdotte nel 1948, ma per le 340 si fa riferimento piuttosto alla data del 1951 secondo questa pagina o del 1952 secondo quest'altra. Si fa riferimento ad una pre-serie, datata presumibilmente all'anno 1950, caratterizzata da un diverso fondello.

Nel 1952 gli stessi modelli, rimarchiati come Monterosa, vennero lanciati per il mercato studentesco. La prima serie venne prodotta fino al 1953, quando subentrò la seconda serie con una ristilizzazione della penna, la produzione proseguì fino al 1960 circa.

Caratteristiche tecniche

Sul piano tecnico si tratta di penne relativamente ordinarie, come ci aspetta per la fascia economica dell'azienda, e non presentano particolari innovazioni tecniche, ma la realizzazione è di buona qualità. La clip è montata ad anello. Il cappuccio è con chiusura a vite.

Materiali

A parte la prima versione, che venne prodotta in celluloide, le penne di questa serie vennero realizzate in resina plastica ad iniezione. Le finiture erano in metallo laminato, ed il pennino in acciaio dorato o in oro.

Sistema di riempimento

Il sistema di riempimento adottato per queste penne è il classico caricamento a stantuffo già presente su tutta la produzione dell'azienda dello stesso periodo. Esiste una versione pre-serie con un caricamento che riprende il meccanismo precedente alla guerra, ed ha un pomello più corto.

Versioni

Cappuccio di una 342 prima versione

Le penne della serie 340 vennero realizzate in due dimensioni, corrispondenti alle misure del pennino: piccola per la 342, e media per la 344, al nome del modello veniva aggiunta la lettera "G" (per Goldfeder) per indicare l'uso di un pennino in oro.

La prima versione del modello era realizzata con una veretta singola sul cappuccio; quest'ultimo recava la classica incisione Montblanc spezzata dalla sagoma del Monte Bianco tipica della produzione precedente la seconda guerra mondiale. La finestra per la visualizzazione dell'inchiostro era di colore marrone. La sezione era di forma cilindrico conica ed il fondello di dimensioni maggiori della seconda versione. Infine la testina del cappuccio era realizzata con una incisione dei contorni del logo della stella, come sulla vecchie serie 33x.

Con la seconda versione, a parte il passaggio alla resina plastica, la veretta venne sostituita da una banda continua fino al bordo del cappuccio recante l'incisione del numero del modello (342 o 344), e poi venne rimossa la iscrizione sul cappuccio (sono rari i modelli di transizione con la banda e l'iscrizione). La finestrella per la visualizzazione dell'inchiostro era di colore azzurro e la sezione conica con un fondello più corto. L'incisione della stella sulla testina del cappuccio venne poi sostituita da una stellina bianca come per gli altri modelli delle serie superiori.

Colori

La penna venne prodotta inizialmente solo nel colore nero, la differenze erano nella finestra di visualizzazione dell'inchiostro che per la prima serie era di colore marrone. In seguito venne utilizzato il colore blu. Le versioni in resina plastica vennero prodotte anche in varianti colorate (sono note blu, rosso e grigio) con finestrella di visualizzazione trasparente.

Pennini

La penna venne prodotta con due misure di pennino, la 2 e la 4, corrispondenti alla cifra delle unità del numero del modello, in due varianti, acciaio dorato (per la 342 e la 344) e oro 14 carati (per la 342G e la 344G). La punta era fornita nelle dimensioni da EF a BB, e sono note pure varianti con pennini obliqui e pennino musicale.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
342 12.0 cm Diametri: 13.0 mm cappuccio.
342G 12.0 cm Diametri: 13.0 mm cappuccio.
344 13.5 cm Diametri: 13.5 mm cappuccio.
344G 13.5 cm Diametri: 13.5 mm cappuccio.

Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1951 l'azienda introduce le Montblanc 34x (data incerta[1])
1952 l'azienda introduce i modelli economici Monterosa
1953 l'azienda ristilizza la 34x (o 1954?)
1955 l'azienda esegue una ristilizzazione della serie 34x
1956 l'azienda rimuove l'incisione Montblanc dal cappuccio
1958 l'azienda produce le serie 34x con finestra chiara e nei colori grigio, rosso e verde
1959 l'azienda dismette tutti i modelli tranne la 149
1959 l'azienda cessa la produzione in Danimarca
1960 l'azienda dismette le Montblanc 34x

Riferimenti esterni

  • [1] Dettagliata recensione su FPN
  • [2] Pagina di ingresso del modello su FountainPen.de
  • [3] Pagina storica sui modelli Montblanc su ParkerPens
  • [4] Presentazione sul forum di una 342G prima serie

Note

  1. si è fatto riferimento a questa pagina.

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.