Differenze tra le versioni di "Italpen"

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Di questo marchio si hanno pochissime notizie, le poche informazioni disponibili risalgono alla dicitura ''Marca "Italpen" Depos. - Non Frangar - Milano'' presente sul fusto di alcuni modelli in celluloide. Ma del marchio non risulta alcuna traccia nel database dell'Archivio di Stato. Il marchio è presente su diverse tipologie di penne, da rientranti laminate fino a penne in plastica di chiara produzione nel dopoguerra. Sulla base degli esemplari ritrovati si può ipotizzare che fosse attivo almeno dagli anni '30, forse anche prima (ma a presenza di rientranti non è conclusiva al riguardo, essendo queste rimaste sul mercato italiano fino al dopoguerra).
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Di questo marchio si hanno pochissime notizie, le poche informazioni disponibili risalgono alla dicitura ''Marca "Italpen" Depos. - Non Frangar - Milano'' presente sul fusto di alcuni modelli in celluloide (dove ''Non Frangar'' veniva utilizzato  per indicarne l'infrangibilità). Ma del marchio non risulta alcuna traccia nel database dell'Archivio di Stato. Il marchio è presente su diverse tipologie di penne, da rientranti laminate fino a penne in plastica di chiara produzione nel dopoguerra. Sulla base degli esemplari ritrovati si può ipotizzare che fosse attivo almeno dagli anni '30, forse anche prima (ma a presenza di rientranti non è conclusiva al riguardo, essendo queste rimaste sul mercato italiano fino al dopoguerra).
  
 
Riferimenti: [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=13&t=21075]
 
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Versione delle 12:09, 26 mag 2020

Di questo marchio si hanno pochissime notizie, le poche informazioni disponibili risalgono alla dicitura Marca "Italpen" Depos. - Non Frangar - Milano presente sul fusto di alcuni modelli in celluloide (dove Non Frangar veniva utilizzato per indicarne l'infrangibilità). Ma del marchio non risulta alcuna traccia nel database dell'Archivio di Stato. Il marchio è presente su diverse tipologie di penne, da rientranti laminate fino a penne in plastica di chiara produzione nel dopoguerra. Sulla base degli esemplari ritrovati si può ipotizzare che fosse attivo almeno dagli anni '30, forse anche prima (ma a presenza di rientranti non è conclusiva al riguardo, essendo queste rimaste sul mercato italiano fino al dopoguerra).

Riferimenti: [1]

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